Colorito grigio, pelle opaca e spenta. Il passare del tempo, lo stress e l’inquinamento lasciano i segni. L’ossigenoterapia è una delle risposte
Il trattamento beauty che ha conquistato le star (e anche noi comuni mortali) si chiama ossigenoterapia.
Si tratta di un getto d’ossigeno “spruzzato” direttamente sulla pelle grazie ad un aerografo che viene passato in maniera capillare su tutta la superficie che si vuole trattare.
Il trattamento viene fatto dopo una seduta di pulizia profonda e l’applicazione di maschere idratanti.
I risultati sono visibili già al termine della prima seduta: migliora il colorito, si attenuano le linee di espressione, la pelle acquista elasticità.

Ossigenoterapia, una sferzata di energia
L’ossigeno rappresenta uno degli elementi fondamentali per la vita di tutte le cellule del nostro organismo. Dall’ossigeno la cellula ricava l’energia che viene utilizzata per il suo buon funzionamento.
Man mano che la pelle invecchia le scorte di ossigeno nel derma diminuiscono sensibilmente: il 25% dopo i 30 anni fino a ridursi di circa il 50% compiuti i 40 anni. Questo processo comporta un’eccessiva formazione di radicali liberi, causa principale dell’invecchiamento cutaneo.
Grazie al potere dell’ossigeno il mix di essenze e sieri penetra in profondità andando ad attenuare i danni provocati da invecchiamento, stress, fumo e smog danneggiano. Inoltre stimola la produzione di collagene
Soprattutto nella “butterfly zone”, la zona a farfalla fra occhi e sopracciglia e da tempia a tempia. Qui l’epidermide è più sottile e, se non è ben ossigenata, i famosi cerchi bluastri diventano molto evidenti.
Un nuovo principio attivo di cui si parla molto e ritenuto particolarmente efficace, è l’acido scikimico, derivato dall’anice stellato, sebo-normalizzante e capace di stimolare il ricambio cellulare.
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