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Naturale o frizzante? 5 consigli su come scegliere l’acqua che fa per noi

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C’è chi non vive senza acqua frizzante e chi invece beve solo quella naturale. Sfatiamo alcuni falsi miti sulle acque e ricordiamoci di bere spesso

Acqua naturale o frizzante?

Se vi chiedete quale tipo di acqua scegliere per il consumo giornaliero non ponetevi troppe domande. Dal punto di vista della salute non c’è differenza tra quella naturale e quella frizzante. Le bollicine danno la sensazione che l’acqua gasata disseti di più ma si tratta solo di una sensazione: l’anidride carbonica stimola i recettori del gusto anestetizzandoli e donando così una piacevole freschezza, percezioni che però sono momentanee. Alla fine è solo una questione di gusti, la cosa davvero importante è bere molto durante il giorno.

Bere molto – immagine: Canva

L’acqua minerale frizzante è acqua minerale naturale con l’aggiunta di anidride carbonica o diossido di carbonio. L’aggiunta di diossido di carbonio favorisce la formazione delle bollicine e l’effetto frizzante che caratterizza questo tipo di acqua.

E neppure la convinzione che l’acqua con aggiunta di anidride carbonica faccia digerire meglio è vera. L’acqua frizzante non ha nessun effetto nell’aiutare la digestione. Il gas che ingeriamo bevendo favorisce l’espulsione di aria ma non incide sull’azione digestiva.
Sia l’acqua naturale che quella frizzante hanno un apporto calorico pari a zero. E’ bene però che chi soffre di dilatazione gastrica e gonfiore non prenda acqua gasata. La regola generale è che dato che il nostro corpo necessita di assumere tanti liquidi la scelta più indicata è di bere acqua naturale, alternandola di tanto in tanto con quella gasata.

L’acqua naturale è caratterizzata da un effetto diuretico maggiore rispetto a quella frizzante, anche perché non favorendo subito la sensazione di pienezza, si tende a berne molta di più.

Meglio consultare anche le etichette sulle bottiglie che riportano le proprietà e il contenuto di sali minerali. Con un residuo fisso di sodio inferiore a 50 milligrammi per litro (mg/l), l’acqua naturale o frizzante è definita “ leggera” in quanto molto povera di sodio e sali minerali e pertanto è indicata per stimolare la diuresi. Le acque oligominerali, cioè quelle che presentano poco sodio e pochi sali minerali hanno un residuo fisso non superiore a 500 mg/l e  sono ottime da bere ogni giorno, ma se superano tale valore vanno consumate con limitazione a seconda dei sali minerali presenti (calcio, zolfo, ferro, bicarbonato, magnesio, eccetera) e comunque vanno alternate ad acque oligominerali.

Infine, se il residuo fisso dell’acqua supera i 1500 mg/l si parla di acque curative che dovrebbero essere assunte su indicazione medica vista l’elevata presenza di sali minerali. (fonte: Fondazione Veronesi)

Acqua – immagine: Canva

Anche in caso di specifiche patologie la scelta dell’acqua non deve essere casuale:

per la calcolosi renale o renella è indicato bere acqua oligominerale leggera che possa diluire l’urina e prevenire la formazione di calcoli;

in caso di osteoporosi meglio assumere acque ricche di calcio;

a fronte di ritenzione idrica l’acqua ideale è quella povera di sodio;

se si accusa frequente stanchezza, l’acqua ideale è quella ricca di sali minerali.