In molte parti d’Italia è consuetudine festeggiare la Pasquetta mangiando le fave. Alimento tipico della nostra tradizione mediterranea, questo legume è salutare e appetitoso solo o unito ad altri alimenti del made in Italy
Dall’insalata di fave e pecorino romano alle torta salata con fave al purè di fave sono tantissime le ricette che da nord a sud propongono questo legume come protagonista.
Del resto questo è il momento giusto per degustare le fave, in piena stagionalità da primavera a luglio.
Fave, le proprietà
- Proteine
- Fibre
- Carboidrati
- Pochi grassi
- Vitamine
- Con le foglie si preparano tisane diuretiche
Le fave sono più proteiche dei fagioli con il loro 5% di proteine, 5% di fibre, 4,5% di carboidrati e pochissimi grassi, il resto del contenuto è costituito da acqua.
Contengono ferro (sono indicate per contrastare l’anemia), potassio, magnesio, rame, selenio e moltissime vitamine. Hanno un carico glicemico poco elevato e per questo possono essere inserite nella dieta dei diabetici (il nostro consiglio è sempre quello di consultare prima il medico).
Sia la cottura che l’essiccazione privano questo, come tutti i legumi, della maggior parte delle vitamine. Delle fave non si butta nulla: le foglie essiccate infatti vengono usate in erboristeria come rimedio naturale per stimolare la diuresi.
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Come si preparano
Possono essere consumate cotte o crude, e si trovano in commercio sia secche, sia fresche.
Dopo aver tolto il tegumento che le avvolge, possono essere essiccate, dunque conservate per tempi più lunghi rispetto a quelle fresche. Le fave secche private del tegumento non richiedono tempi di ammollo, vengono infatti buttate nell’acqua bollente direttamente, oppure cucinate a vapore. Il risultato è una sorta di purè. Quelle secche con il tegumento invece richiedono alcune ore di ammollo prima della cottura.

Fave e pecorino
Per un’insalata veloce, sfiziosa e nutriente tanto da poter essere considerata anche un piatto unico il nostro consiglio è di preparare la classica abbinata delle fave con il pecorino romano.
E’ il piatto che spesso viene portato nei pic nic fuori porta in occasione di Pasquetta, pratico e divertente.
E’ preferibile usare un pecorino poco stagionato che offre un sapore dolce e aromatico a differenza di quello a lunga stagionatura dall’inconfondibile nota piccante. I legumi possono essere degustati al naturale, oppure conditi con olio evo, aceto balsamico, 1 cucchiaio di miele millefiori, pepe nero e poi guarniti con cubetti di pecorino.
Altra facile ricetta: la torta salata
Ingredienti: 1 rotolo pasta brisè, 500 g fave, 100 g pecorino, 1 cipollotto, 2 uova, olio evo, 50 ml di panna (se piace o in alternativa della ricotta), sale.
Preparazione: dopo aver sbollentato in acqua bollente salata le fave si rosola con poco olio il cipollotto affettato. Dopo qualche minuto unire i legumi ben scolati. Condire con il sale. Mescolare in una ciotola le uova, la panna (o ricotta), il pecorino grattugiato. Stendere la pasta brisè e rivestirci uno stampo da 24-26cm, bucherellare il fondo e cospargerlo con del pangrattato, distribuirvi le verdure e coprire con la crema di uova. Distribuire un po’ di pecorino sulla superficie e infornare a 180° per circa 20 minuti, o fino a che non sarà ben colorata.
Purè di fave
Ingredienti: fave secche, aglio, acqua e olio.
Preparazione: mettete i legumi in ammollo in una ciotola con abbondante acqua fredda per circa 12 ore. Scolateli, sciacquateli sotto l’acqua corrente e metteteli a cuocere in una pentola, coprendoli con l’acqua ed aggiungendo uno spicchio d’aglio. Coprite con un coperchio e fate cuocere a fiamma bassa per almeno 2 ore, aggiungendo, se necessario, dell’acqua calda nel caso si asciugassero. Si sfalderanno da soli quando saranno pronti: a quel punto aggiungete l’olio ed il sale. Passate poi tutto con il minipimer.
E buona Pasquetta a tutti da Radio Wellness!
Redazione
Immagine di copertina: Pixabay
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