
“Infinitum”, un sistema di riciclaggio della plastica che parte dalla Norvegia per salvare il pianeta
Il tema dell’inquinamento provocato dalla plastica, è un tema che ormai echeggia in ogni dove, presentando una situazione che risulta davvero insormontabile. Per alcuni il processo è ormai irreversibile, mentre per altri, la situazione potrebbe rimanere gestibile agendo nell’immediato.
Se prendessimo come esempio la proattività dei paesi scandinavi appunto, portandola in ogni contesto e in ogni luogo del mondo, potremmo davvero avvalerci di un sistema di riciclaggio che forse potrebbe cambiare le prospettive attuali del nostro pianeta.
Stiamo parlando nel concreto di “Infinitum“, un sistema molto efficiente per lo smaltimento della plastica in eccesso, in particolar mondo delle bottiglie.
Il processo creato da Infinitum, ha permesso fino ad oggi di riciclare il 97% delle bottiglie di plastica, di cui il 92% di esse, è stato poi riutilizzato come contenitore valido per un nuovo uso; di questo 92% oltre la metà delle bottiglie è stata riutilizzata come contenitore più di cinquanta volte.
Lo schema di Infinitum prevede un concetto di base: il prestito. Quando un consumatore acquista una bottiglietta di plastica infatti, gli viene addebitata una tassa extra di qualche centesimo. Questa tassa può essere restituita successivamente, utilizzando dei contenitori interattivi che raccolgono le bottiglie oppure, riutilizzare tale somma in negozio o stazioni di benzina aderenti all’iniziativa. I proprietari dei negozi ricevono poi a loro volta una piccola tassa per ogni bottiglia di plastica che riciclano, generando un aumento delle vendite.
Molte nazioni come la Cina, l’India, l’Australia, sono state invitate presso il quartier generale dell’organizzazione, con lo scopo di invogliarle ad intraprendere a loro volta questo processo di riciclo, nella speranza di divulgare a livello mondiale l’iniziativa.
Redazione
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