Per salotto letterario si intende un luogo dove si tenevano riunioni, spesso private, dove si riunivano periodicamente intellettuali o personaggi protagonisti delle cronache mondane, per conversare su argomenti legati all’attualità culturale o politica.
La tradizione di ritrovarsi in questi luoghi, risale ai tempi dell’Antica Grecia, continuando poi nel Medioevo e nel Rinascimento, per poi trovare il culmine durante il periodo dell’Illuminismo, dove si afferma anche la figura dell’organizzatore o anfitrione, per moderare e condurre le riunioni.
Col tempo poi questa consuetudine è stata gradualmente accantonata, per poi tornare appunto in questo ultimo periodo, come una vera e propria necessità.
Il subentrare impetuoso della tecnologia, lo stress ed i ritmi frenetici che spesso invadono la nostra routine, hanno scaturito una serie di bisogni che richiedono anche la possibilità di fermarsi e riflettere.
Ecco che, da queste necessità, nascono nuovamente dei luoghi dedicati al ritrovo tra gruppi di persone, per discutere di attualità, scambiare idee o semplicemente per fermarsi a riflettere.
Si tratta di luoghi pubblici come bar, caffè, ristoranti o simili, con un unico particolare: non devono essere dotati di maxischermo tv, video con diffusione sonora invadente o con eventi sportivi. La musica è consentita solamente come leggero sottofondo. Gli spazi sono predisposti secondo la logica dell’aggregazione e socializzazione, con una disposizione dei tavoli e sedie tale da facilitare il dialogo.
Ecco dunque che ritorna il bisogno non solo di momenti di pausa, ma anche di ritrovo e di confronto, sotto una logica che appare senza obblighi o formalità.
Redazione
©2019 Radio Wellness®