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Giornata della felicità: il valore delle piccole cose

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Sentirsi felici è un dato di fatto? Un’opportunità? Un modo di essere? O forse tutte queste cose? La felicità è molto di più di un termine fine a se stesso e siamo noi gli artefici di ciò che ci fa stare bene

La Giornata mondiale della felicità

La Giornata mondiale della felicità è stata istituita nel 2012 dall’Assemblea Generale dell’ONU2020 per promuovere il benessere collettivo di tutte le persone e creare politiche e contesti in cui la popolazione possa sentirsi felice.

 

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felicità, qualche piccolo trucco

Ogni anno, per la Giornata viene redatto un World Happiness Report che raccoglie i dati di tutto il mondo e svela una classifica delle nazioni più felici del pianeta. Il report non si basa solo su una percezione, vengono infatti analizzati molti dati tra cui il PIL, la mortalità, la criminalità, la corruzione ed altri fattori. Nel 2023, per il sesto anno consecutivo, il paese più felice del mondo è risultato la Finlandia e l’Italia si posiziona al 28esimo posto. Sul podio poi altri due paesi nordici, la Danimarca e l’Islanda.

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felicità

Una ricerca dell’Università di Harvard ha dimostrato che per essere felici le relazioni interpersonali sono indispensabili. Lo studio ha evidenziato chiaramente quanto sia importante avere rapporti interpersonali. Infatti coloro che avevano alle spalle una cerchia di amici, parenti e familiari, erano notevolmente più felici e soddisfatti rispetto agli altri. E questo dato dimostra anche il contrario, e come chi invece non ha delle relazioni appaganti sia triste o solo. La solitudine infatti posta ad un declino precoce delle attività cerebrali e ad una vita più breve, rispetto alla vita vissuta in compagnia.

La “lista” della felicità

Pianifichiamo tutto ciò che ci piacerebbe fare quando ne avremo la possibilità e, allo stesso tempo, concentriamoci su ciò che ci piace fare, anche piccole cose, uniamole tutte insieme e, a fine giornata, creiamo una piccola lista di ciò per cui siamo grati. Potrebbero essere davvero cose alquanto banali ma che, soffermandoci un po’ a pensare, sono quelle che creano “quella goccia di serenità in più”.

Qualche esempio? Una buona lettura, una tisana, un’ora di corsa o di allenamento, una semplice passeggiata fuori casa, una buona azione verso qualcuno.

Ipsos ha misurato la relazione tra il livello di felicità generale dichiarato da tutti gli intervistati e il livello di soddisfazione per i 30 aspetti della vita. Ne è emerso che i primi cinque fattori di felicità sono, nell’ordine: sentire che la propria vita ha un significato, sentirsi in controllo della stessa, salute mentale e benessere, vita sociale e condizioni di vita. (Fonte: Ipsos)

Il concetto di felicità

Il concetto di felicità è stato interpretato da moltissimi psicologi, guru, filosofi, poeti…e addirittura economi e statisti! Tutti veri, ma nessuno di essi risulta essere un termine assoluto. Essa, infatti, può essere considerata come una condizione, uno stato d’animo o un’associazione a qualcosa o a qualcuno.

Può essere che questo sentimento positivo stia anche in questo: piccole azioni quotidiane che possono alleggerire il nostro stato d’animo, possono portarci avanti verso i nostri obiettivi, un passo alla volta. Forse, la felicità deriva anche dai piccoli gesti di altruismo e di solidarietà. Vi siete mai sentiti bene dopo una buona azione per qualcuno in difficoltà? Ecco, anche quella è la felicità.

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felicità nei piccoli gesti

Ognuno di noi può dunque ricavare la felicità da ciò che lo circonda, senza tanto soffermarsi a pensare a ciò che succede agli altri piuttosto che a noi stessi. E se la felicità invece derivasse dalle azioni che compiamo, piuttosto che dalle cose che desideriamo avere?

Leggi anche il nostro articolo dedicato al sorriso, un piccolo gesto per dimenticare il Covid19

Fonte immagini: Pexels, immagine copertina: Carta foto creata da rawpixel.com – it.freepik.com