Circa 400 chilometri in 17 tappe. Sono questi i numeri del Giro d’Italia a Nuoto, l’impresa che Salvatore Cimmino si appresta a compiere tra maggio e ottobre prossimi.
Da Ventimiglia a Trieste per sensibilizzare la società sui diritti delle persone con disabilità. “La disabilità è un problema di tutta la società, non solo delle persone colpite e delle loro famiglie” ha detto Salvatore Cimino che a 15 anni ha perso una gamba a causa di un tumore.
Salvatore Cimmino, 57 anni, viva senza una gamba da quando aveva 15 anni per colpa di un osteosarcoma. Per sensibilizzare la società sui diritti dei disabili gira il mondo a nuoto. Nei giorni scorsi ha presentato a Montecitorio il progetto “Giro d’Italia a Nuoto”: un tour di 17 tappe per un totale di quasi 400 chilometri in acqua: “La disabilità è un problema di tutta la società, non solo delle famiglie che ne sono colpite”, ha spiegato Cimmino.
Giro d’Italia a Nuoto, le motivazioni di Salvatore Cimmino
“L’obiettivo è ambizioso, ovvero ricordare al Mondo che oggi la disabilità, grazie alla Convenzione delle Nazioni Unite
sui diritti delle persone con disabilità, non è più un fatto privato, a carico dei singoli, ma è finalmente diventato (o per lo
meno dovrebbe) una realtà di cui è necessario che la collettività tutta si faccia carico. Questa interpretazione sposta l’attenzione dalle condizioni della persona alle condizioni del mondo di cui fa parte, per rilevare e combattere la presenza di barriere che ne impediscono la partecipazione sociale.
Partendo dal fatto che la Convenzione in Italia e nel mondo non ha solo un mero valore culturale, bensì prima di tutto un valore giuridico, ne deriva che, nella misura in cui la disabilità è imputabile a barriere comportamentali e sociali, i Governi sono tenuti ad intervenire in misura maggiore rispetto al passato attraverso un sistema legislativo che preveda come fine l’indipendenza della persona con disabilità, fondamentale per un processo reale di integrazione”.

Libertà, partecipazione, uguaglianza e universalismo: è nel contesto di questi quattro principi che si svilupperà il ‘’Giro d’Italia a Nuoto 2021, per i diritti delle persone con disabilità” in seno al progetto “A nuoto nei mari del globo”. Abbattere le barriere architettoniche e sociali, promuovere la conoscenza del patrimonio culturale e della ricerca scientifica, eliminare le disparità, riconoscere i diritti, garantire pari opportunità e condizioni di vita decorose: questi i temi che verranno affrontati da Ventimiglia a Trieste per costruire un’Italia sempre più inclusiva.
Le tappe del Giro d’Italia a Nuoto

Chi è Salvatore Cimmino
Salvatore Cimmino è nato a Torre Annunziata nel 1964 e oggi vive e lavora a Roma. A soli 15 anni Salvatore fu colpito da un osteosarcoma che obbligò i medici all’all’amputazione della gamba. All’età di 41 anni, dopo innumerevoli problemi fisiologici, sotto consiglio medico Salvatore comincia a nuotare, non era mai stato in acqua prima di allora! Dopo otto mesi, il 15 luglio del 2006 compie la sua prima traversata senza l’ausilio di protesi performanti, Capri/Sorrento di 22 km. Subito dopo inizia il suo “sciopero nuotando” per attirare attenzione sui problemi del mondo della disabilità.
Nel 2007 organizza il “GIRO d’ITALIA A NUOTO”, durante il quale diventa atleta del Circolo Canottieri Aniene e sarà sostenuto dalla Fondazione Roma, dieci tappe ognuna di 15-17 km circa, da Genova a Trieste per ricordare alla gente il problema delle barriere architettoniche. Nel 2008 prende parte in solitaria della “Capri – Torre Annunziata” e successivamente alla “Capri – Napoli”, prova del campionato mondiale di gran fondo. Nel 2009 è nuovamente testimonial per “IL GIRO d’EUROPA A NUOTO”, 6 tappe fino a 40 km tra cui lo Stretto di Messina, lo Stretto di Gibilterra, Capri – Napoli, lo stretto di Oresund, Capo Salvore – Trieste, ed il Canale della Manica, dove detiene il record italiano di tutti i tempi. Nel 2010 comincia il tour “A NUOTO NEI MARI DEL GLOBO – Per un mondo senza barriere e senza frontiere”, una nuova sfida per conquistare i mari dell’intero pianeta.
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Redazione
Fonte: Salvatore Cimmino
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