Sulla ricostruzione unghie se ne sentono di tutti i colori. E, a ben guardare, i dubbi sono sempre gli stessi: facciamo chiarezza.
Sulla ricostruzione unghie c’è tanta diffidenza e, ancora, tanta cattiva informazione, perché il rischio è di imbattersi, anche ingolosite da cifre basse, in persone che credono di potere far questo lavoro semplicemente procurandosi i prodotti e gli strumenti necessari. Chi desidera provare la ricostruzione, vada in un centro dove l’operatrice sia specializzata. Mai andare dall’amica che lo fa a tempo perso, magari per arrotondare lo stipendio.

Ma come si capisce se siamo finite in buone mani? Ecco cosa dovete sapere:
- Cercate uno o più diplomi di specializzazione, che in genere sono ben visibili nel centro estetico.
- Prima di tutto, l’operatrice vi deve pulire le unghie con un liquido specifico e non farvi lavare le mani: le unghie devono infatti essere ben asciutte per evitare che il lavoro (fatto in gel o acrilico) si sollevi a causa dell’acqua assorbita.
- L’operatrice dovrebbe indossare guanti monouso in lattice, per non contaminare le vostre mani.
- Per preparare la superficie non si deve limare a lungo ma semplicemente opacizzare per permettere al prodotto (gel o acrilico) di aderire saldamente: ecco che cadono tutte le preoccupazioni sullo spessore ridotto a una velina!

- Un lavoro fatto a regola d’arte non danneggia le unghie naturali. Non impedisce loro di respirare.
- Un lavoro ben fatto non è diverso da un’unghia naturale molto curata, a meno che non preveda la nail-art (applicazioni di strass o micro-sculture in resina): di profilo, lo spessore non deve essere eccessivo, soprattutto sulle punte.
- Chi ha la ricostruzione e vuole toglierla, troverà l’unghia esattamente come in precedenza: bella se era bella, debole se era debole, sana se era sana.
- Non è necessario spendere una fortuna: considerando che il ritocco va fatto più o meno ogni mese, mentre una manicure standard va ripetuta ogni due settimane circa, il budget per avere sempre unghie impeccabili è lo stesso. Con la differenza che le unghie ricostruite non si spezzano, lo smalto non si sbecca e non diventa opaco.
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Link utili: Ministero della Salute
Annalisa Betti
Fonte immagini: Pexles e Giphy
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